Inestetismi, discromie e macchie cutanee tendono ad accentuarsi con l’invecchiamento
Cronoinvecchiamento e rughe: come fermare il tempo e prevenire l’invecchiamento della pelle. Con il passare degli anni, la nostra cute va incontro a modificazioni a livello cellulare e strutturale che si traducono in un progressivo e lento mutamento dell’aspetto esteriore.
La cute, più di altri organi, risente dell’effetto del tempo: l’esposizione solare (fotoinvecchiamento), l’inquinamento, gli sbalzi di temperatura, lo stress ossidativo, la disidratazione e le variazioni ormonali sono tutti fattori che ne influenzano il cambiamento.
Sul piano fisiologico sono note le modificazioni cutanee dovute all’età (cute secca senile), legate al rallentamento metabolico e all’impoverimento progressivo del film idrolipidico, cioé del contenuto complessivo di grassi e di acqua della cute, importante soprattutto dopo la menopausa. Vi sono anche malattie e fattori patologici che possono modificare l’idratazione cutanea, quali: diabete; squilibri alimentari e idrominerali; fumo di sigaretta; abuso di alcuni farmaci (soprattutto diuretici); abuso di sostanze alcoliche. È molto importante sottolineare l’importanza del bere per il mantenimento di una adeguata idratazione cutanea. Bere a sufficienza contribuisce a prevenire l’invecchiamento cutaneo e mantenere una cute liscia ed elastica, apportando, per via interna, la quantità di acqua indispensabile all’equilibrio idrico (considerando il quantitativo di acqua normalmente assunto con gli alimenti e con le bevande, se ne dovrebbe bere almeno 1 - 1,5 litri al giorno equivalenti a 8 bicchieri); applicando sulla pelle sostanze che contengono acqua, ad esempio, un gel idratante; regolando la perdita insensibile applicando sulla cute creme con elevato contenuto di grassi. L’epidermide, quando è disidratata, oltre a presentare un aspetto ruvido e opaco può andare incontro facilmente a fissurazioni e screpolature.
Per evitare rughe, smagliature ed invecchiamento precoce, è indispensabile proteggere la cute e assicurarsi che il suo stato di idratazione sia sempre ottimale. Alghe, mucillagini, proteine e grassi vegetali spesso sono le migliori sostanze per risolvere il problema. Una pelle detersa, pulita e asciutta va sicuramente protetta. La buona conservazione dell’ epidermide ne garantisce l’elasticità, la flessibilità e, in definitiva, la sua integrità, contribuendo ad evitare fenomeni di invecchiamento precoce.
COME SCEGLIERE UN PREPARATO COSMETICO?
Già nel 1959 si è individuato col nome di NMF (Natural Moisturizing Factor) il fattore di idratazione della cute, ovvero un insieme di sostanze idrofile (citrati, lattati, urea, aminoacidi, pirrolidoncarbossilati, ecc.) in grado di legare l’acqua nello strato corneo, responsabile, fra l’altro, del potere tampone della cute. Oltre a queste sostanze idrosolubili, l’epidermide comprende aliquote piuttosto considerevoli di componenti lipidici; per esempio acidi grassi saturi e insaturi, trigliceridi, esteri oleosi, squalene, ceramidi, colesterolo. Queste sostanze contribuiscono al mantenimento dell’idratazione cutanea e, contemporaneamente, fungono da agenti antimicrobici. Essendo già presenti nello strato corneo una “fase acquosa” e una “fase lipidica”, per favorire la stabilizzazione dell’equilibrio idrolipidico, e al contempo fornire una protezione cutanea adeguata, nasce spontanea l’ipotesi di utilizzare un’emulsione: un sistema bifasico costituito da forme chimicofisiche rappresentate da emulsioni O/A (olio in acqua) o A/O (acqua in olio). A seconda della consistenza o della fluidità, le emulsioni si distinguono in creme, generalmente più compatte (con viscosità elevata), e latti, ovvero emulsioni fluide, scorrevoli (con viscosità più bassa). Nel caso di creme idratanti e protettive cosiddette “da giorno”, nella maggior parte dei casi si preferiscono emulsioni evanescenti, non untuose e di facile rimozione; si fa quindi largo uso di creme O/A. Le difese o la disidratazione e l’invecchiamento precoce si basano sul reintegrare quel mantello lipidico senza il quale la nostra pelle è direttamente esposta al contatto e all’ aggressione del mondo esterno. La cosmesi funzionale può validamente intervenire su quelle condizioni dannose per la cute che accelerano il processo di invecchiamento come l’eccessiva esposizione solare o a lampade artificiali, l’eccessiva secchezza dell’aria, le aggressioni dei tensioattivi.
L’ apporto alla cute di sostanze ad azione filmante, quali, per esempio, l’acido ialuronico, può consentire un’azione “rinforzante” lo strato corneo che, così idratato e protetto, darà alla pelle un aspetto più disteso e più giovane.
COSA FARE SE HAI 30 ANNI
L’invecchiamento biologico è il principale responsabile dei processi degenerativi tissutali; la formazione delle prime rughe prende origine dai continui e involontari movimenti che quotidianamente il nostro viso compie, attraverso la contrazione e la distensione dei muscoli sottostanti (rughe d’espressione).
Poichè il derma perde con il tempo la sua capacità elastica di decontrazione, si forma la ruga. Questo primo stadio di invecchiamento cutaneo si localizza generalmente sulla fronte, ai lati della bocca e fra le sopracciglia e ha inizio verso i 30 anni di età.
A 40 ANNI
Intorno ai 40 anni, anche il rinnovamento cellulare rallenta e si manifesta in superficie con pelle opaca e spenta e comparsa di piccole rughe. Nel contempo il film idrolipidico si assottiglia e ciò determina secchezza e disidratazione; diminuisce la produzione di elastina e collagene che comporta una perdita di elasticità e compattezza cutanea.
Fattori ambientali esterni (raggi UV, inquinamento, smog, stress, cattiva alimentazione) liberano radicali liberi che attivano gli enzimi che contribuiscono alla distruzione dei componenti principali del derma (elastina, collagene e acido ialuronico) peggiorando ulteriormente l’aspetto e la qualità cutanea.
A 50 ANNI E OLTRE
Nel periodo che segue di qualche anno la menopausa il collagene inizia a subire importanti riduzioni quantitative essendo il suo metabolismo non più attivamente sostenuto dalla produzione degli ormoni estrogeni.
La terapia sostitutiva con estrogeni, quando attuabile, produce numerosi effetti positivi nella donna e determina un aumento della massa ossea anche attraverso l’inibizione della degradazione del collagene. Anche nella cute risultano evidenti gli effetti benefici: migliora l’elasticità cutanea, la resistenza alla trazione ed aumenta lo spessore in diverse aree del corpo, il che contribuisce a migliorare l’aspetto estetico della donna supportando le altre terapie dermocosmetologiche che sempre più di frequente si effettuano in questo arco di vita. La Terapia Ormonale sostitutiva può essere assunta sia nella forma orale con Fitoestrogeni o con Estrogeni Naturali Coniugati: estradiolo micronizzato, estradiolo valerato, estriolo; che per via transdermica, cerotti con 17 estradiolo, che salta la via metabolica epatica o vaginale (per terapie a breve durata) a base di estrogeni coniugati, estradiolo, estriolo, promestriene, o associazione con progesterone per diminuire lo stimolo proliferativo endometriale. È stato dimostrato un aumento di spessore epidermico dell´11% e del derma del 33% in donne trattate per 12 mesi con terapia estrogenica coniugata. È stato poi dimostrato un aumento della concentrazione di sfingolipidi nello strato corneo, da cui si evince il ruolo importante della terapia nella prevenzione della secchezza e nel mantenimento della funzione barriera. Tutto questo incide su un rallentamento del cronoinvecchiamento e quindi anche della formazione delle rughe. Un ausilio può venire anche dalla Nutricosmetica: Isoflavoni (Genisteina, Daidzei-na), VIT.
C. E. A.; Betacarotenidi, Ac. Grassi Polinsaturi, Coenzima Q10, Echina-cea, Urtica Diodica, Biotina, Zinco, Ac. Lipoico, DEHA, Resveratrolo, Beta Glucano, L-Carnosina, Selenio, L-Prolina, L-Lisina, Idrossi Prlina e Idrossilisina. A partire quindi dai 50 anni, periodo che generalmente corrisponde alla menopausa, i fattori ormonali influiscono negativamente sul rinnovamento cutaneo (turn-over), sull’idratazione, accelerano la perdita di collagene e di fibre elastiche e inducono un’anomala distribuzione della melanina. I tessuti in superficie si presentano avvizziti, rilassati, fino a cambiare l’aspetto del viso (modificazione dell’ovale del viso’’).
Dopo la menopausa, inoltre, si verificano una riduzione dei livelli di sebo, una diminuzione dell’elasticità e alcune modificazioni dell’epidermide.
Il trattamento ormonale sostitutivo svolge un’azione certa sull’aumento dello spessore cutaneo e anche sull’incremento della secrezione di sebo e sull’elasticità della pelle.
COSA FARE CONTRO LE RUGHE? I COSMETICI ANTIETÀ
Molto si può fare per cercare di rallentare questo processo. I segni del tempo si possono combattere innanzitutto conducendo una vita sana ed equilibrata, sia per quanto riguarda l’alimentazione che le abitudini: evitare il fumo, fare sport, esporsi al sole con moderazione e con le opportune precauzioni. Spesso sottovalutato, ma di fondamentale importanza per il benessere dell’organismo risulta essere una buona idratazione. Bere almeno 8 bicchieri di acqua al giorno contribuisce anche all’idratazione cutanea. Può essere d’ausilio anche l’assunzione di Integratori sistemici, ma se ne sconsiglia l’uso scriteriato e l’assunzione smodata: Vitamine C, E, A - Carotenoidi- Isoflavoni- Flavonoidi- Ac. Lipoico- Coenzima Q10- Glutatione- Picnogenolo- Resveratrolo. I cosmetici antietà rientrano nelle strategie di prevenzione delle rughe, svolgendo un ruolo di protezione della pelle dai fattori aggressivi esterni, apportando sostanze nutrienti e idratanti o eliminando lo strato più superficiale di cellule morte, che rendono la pelle ispessita e color citrino.
Prima di applicare qualsiasi cosmetico occorre sempre procedere ad una detersione accurata e regolare della pelle del viso, al mattino e alla sera, in quanto la scarsa igiene è uno dei fattori che favoriscono l’invecchiamento cutaneo. Le cellule epidermiche, infatti, si aggregano con lo sporco e il sebo, interferendo con gli scambi cellulari che avvengono negli strati sottostanti.
Creme depigmentanti sono creme schiarenti le macchie e contenenti ACIDO AZELAICO: a concentrazioni del 20% che non irrita e non sensibilizza, ACIDO KOGICO: estratto da Aspergillus Oryzae, a bassa concentrazione (1-2%), GLABRIDINA: estratto dalla radice di liquirizia; la sua penetrazione può essere favorita dall’ac. Glicolico; ACIDO ASCORBICO che trasforma la melanina in incolore e non sensibilizza.
Le Creme Cheratolitiche hanno azione esfoliante e contengono urea, alfa idrossiacidi, beta idrossiacidi, acido retinoico, retinolo.
RIEMPIMENTO TEMPORANEO: I FILLER
I filler sono sostanze che vengono iniettate nel derma per rallentare il cronoinvecchiamento, eliminando rughe e solchi cutanei, correggere i volumi per esempio degli zigomi o delle labbra. Una delle sostanze utilizzate maggiormente nei filler temporanei e biocompatibili è l’acido ialuronico di sintesi. In realtà questo disaccaride è presente in tutti i tessuti connettivi umani, compresa la cute, ed è di produzione endogena. Questa molecola è essenziale per la formazione della matrice di collagene e di fibre elastiche e per il mantenimento dell’idratazione cutanea. Le alterazioni dell’acido ialuronico presente nella pelle contribuiscono, nel tempo, all’invecchiamento cutaneo. L’acido ialuronico esiste naturalmente in tutti gli organismi viventi ed è un componente universale degli spazi tra le cellule dei tessuti del corpo (spazio extracellulare). Si tratta di una molecola che ha una struttura chimica identica sia che si trovi nei batteri, negli animali o negli esseri umani. Essendo quindi chimicamente identico in tutte le specie e in tutti i tipi di tessuto, l’acido ialuronico presenta una totale biocompatibilità.
Con l’iniezione di acido ialuronico di sintesi si aumenta volumetricamente il tessuto molle. Questo metodo risulta essere mini invasivo, biostimolante, biocompatibile e di esecuzione medica ambulatoriale.
Dott.ssa Rossana Capezzera
Medico Chirurgo Specialista in Dermatologia (www.dermatologavenezia.it)
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